Argento

La produzione dell´argento deriva per il 70% dall´estrazione di altri metalli, come „sottoprodotto“ (33% da piombo e zinco, 27% dalla raffinazione del rame (vedi sotto) e 10% estrazione dell´oro (vedi sopra)). Soltanto il 30% dell´argento deriva esclusivamente da miniere di argento e quindi da specifica estrazione. Per questo motivo non entreremo nei dettagli del processo di ottenimento di questo metallo.

Il punto di fusione dell´argento si trova a 961,78°C, temperatura alla quale esso si lascia fondere con uno strumento adeguato in modo relativamente facile, per poi essere modellato. A causa della demonetizzazione ormai completa, l´argento è principalmente impiegato per scopi industriali viste le notevoli caratteristiche di conduttività elettrica e termica che ha portato alla produzione del filo d´argento, di utilizzo molto diffuso.

Un´altra virtù di questo metallo è la proprietà battericida scoperta nel 19° secolo che ancora oggi è sfruttata per la realizzazione di una grande varietà di prodotti. A utilizzare l´argento dunque ci sono settori industriali come quello alimentare, dell´elettronica, dell´elettrotecnica e della medicina. Oltre naturalmente al mercato dei gioielli e dell´argenteria da tavola che riscuote sempre grande interesse fra i collezionisti.